APICI Roma - Associazione per gli Invalidi Civili e i Cittadini Anziani

Logopedista

Chi è?

Matteo Chioatto è diventato logopedista dopo aver calcato il palcoscenico ed il set per 15 anni. La sua volontà di esercitare una professione di cura è nata, come spesso accade, dal bisogno di prendersi cura di sé: aveva una voce fragile, bisognosa di attenzioni, di cura appunto.

Da qui è nata la spinta ad iscriversi al corso di laurea in logopedia prima, ed a specializzarsi nella riabilitazione del paziente foniatrico poi.

La sua idea su come fare il logopedista è stata chiara da subito: fare poche cose, e farle bene, specializzandosi molto. Ad oggi si occupa esclusivamente di disturbi legati alla voce, all’articolazione ed alla deglutizione.

Cosa fa?

Il logopedista si occupa dei disturbi del linguaggio e della comunicazione nei bambini, negli adulti e negli anziani. Cura i disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi.Prende in carico un paziente che ha già ricevuto una diagnosi dal medico, fa una valutazione iniziale e poi un piano di terapia.

Lavora spesso accanto ad altre figure quali il neuropsichiatra, lo psicologo, il foniatra, l’otorino, il fisioterapista, l’osteopata, l’ortodonzista, il dentista.

Il logopedista opera in un campo d’azione vastissimo: può riabilitare i disturbi di comunicazione legati alle paralisi cerebrali infantili, ed alle sindromi perinatali in generale, alle sindromi genetiche, come la sindrome di Down, ed ai disturbi generalizzati dello sviluppo, come l’autismo.

Riabilita il disturbo fonologico e il disturbo di apprendimento nel bambino, aiuta il non udente nella costruzione di un linguaggio verbale ed in generale di una buona capacità comunicativa, lavora sulla ricostruzione del linguaggio con l’afasico, colpito da ictus, e sul mantenimento delle funzioni comunicative in tutte le patologie degenerative come il morbo di Parkinson.

Vi è poi la sfera foniatrica: le difficoltà di deglutizione del cibo e dei liquidi legati a problematiche neurologiche, o post-chirurgiche, la balbuzie, ed infine i disturbi legati alla voce, e all’articolazione.

A partire dai concetti “il pensiero che prende forma in una frase” fino ad arrivare alla realizzazione concreta “attraverso la voce, il pensiero si fa suono, linguaggio articolato” il logopedista si occupa di comunicazione, a tutti i livelli.

Il logopedista che si occupa di voce artistica, aiuta l’attore, il cantante, il performer, a gestire al meglio il proprio strumento nel tempo, perché possa creare nel massimo della libertà. A volte l’artista perde la voce: eccesso di utilizzo, cattiva coordinazione, disagio emotivo, cause mediche, molti elementi possono concorrere all’insorgere di una disfonia.

Il logopedista lo guida, prima ad individuare quali sono i fattori che stanno disturbando la voce, poi eventualmente a modificare quei comportamenti che sono lesivi, o affaticanti.

Questo lavoro coinvolge il respiro, le meccaniche laringee, gli atteggiamenti risonanziali e l’articolazione dei suoni, ma anche le abitudini di vita, i comportamenti sociali.

La durata della terapia è molto variabile, e dipende certo dal disturbo trattato, ma anche da molti altri fattori. Molto spesso però gli incontri si diradano con l’andar del tempo, passando da due volte la settimana a una al mese, o meno.

L’ottica del logopedista è sempre quella di rendere il paziente indipendente ed autonomo, nella gestione del proprio disturbo prima, e delle proprie caratteristiche poi.